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In questi giorni sono un groviglio inestricabile di fili pensierosi. Volano alti come il sentimento, atterrano bassi come lo scoramento. Aprono varchi e spostano certezze, navigano nella tempesta, si abissano nella tristezza e riemergono con fragore nell’emozione.
In equilibrio variabile le mie traiettorie prendono forma, i fili si fondono sino a formare un disegno astratto, indefinito ma così potente da diventare materia.
Non ha un inizio e non ha una fine, si rincorre e si unisce, brilla di luce, di parole attese e nascoste. Così scorrono le mie ispirazioni.
Ma aspetto che si declini la notte e così pure la mente..

 

Vi son cose che volano
Uccelli, ore, calabroni:
Non è per queste l’elegia.
Vi son cose che restano –
Il dolore ed i monti e l’eterno.
Nemmeno queste a me si addicono.
Altre sostano e sorgono.
Posso spiegare i cieli?
Com’è immoto l’enigma!

Emily Dickinson